Accompagnatore di Media Montagna

Chi è? Cosa fa? Perché sceglierla per le tue avventure in montagna?

L'Accompagnatore di Media Montagna svolge professionalmente l'attività di accompagnamento in territorio montano, in Italia e all'estero, senza limiti di quota, dove non si presentino difficoltà di tipo alpinistico (nel qual caso si parla dell'accompagnamento proprio delle guide alpine).
L'AMM è un professionista esperto, un conduttore sicuro, è la voce per eccellenza del turismo verde su terreno di montagna, quello ecocompatibile e sostenibile. La sua attività favorisce un turismo caratterizzato da un'alta qualità ambientale, all'insegna della cultura e delle specificità locali.
In sostanza, l'AMM è una vera e propria Guida Escursionistica le cui competenze si esprimono in molte forme e su molteplici livelli. Alla conoscenza dell'ambiente montano, ottenuta attraverso l'approfondimento teorico, lo studio del territorio e la frequentazione costante della montagna si affianca una competenza sulle tecniche motorie del camminare, dei materiali e degli strumenti che s'impiegano nella progressione escursionistica.
Rilevanti, inoltre, sono le nozioni teoriche su argomenti naturalistici che spaziano dalla zoologia, botanica, geologia e poi culturali, con elementi di storia, arte, cultura e tradizioni locali da condividere con i clienti durante l'escursione.
Tutto questo però preceduto da un indispensabile bagaglio di accorgimenti che devono garantire la sicurezza, una dimestichezza che passa attraverso l'atteggiamento, il comportamento, l'azione ma anche attraverso nozioni di medicina sportiva e di montagna, primo soccorso, ottima conoscenza dell'ambiente montano, grande esperienza e importanti capacità di orientamento.

L'esercizio della professione di Accompagnatore di Media Montagna è subordinato al conseguimento dell'abilitazione e all'iscrizione nell'elenco speciale degli accompagnatori di media montagna di cui è responsabile il Collegio Regionale delle Guide Alpine.
(Legge 2 gennaio 1989 n. 6, art. 2, comma 1, e artt. 21 e 22)